Arancia

LA PIANTA

L’arancio (Citrus sinensis – Famiglia delle rutacee) è un antico ibrido (Si presume) fra pomelo e mandarino. Originario del sud-est asiatico e della Cina, è stato importato dai portoghesi in Europa attorno al XIV° Sec. d.C., anche se alcuni scritti romani ne citano l’esistenza già nel I° Sec. d.C.; una cosa è quasi certa: che probabilmente questa pianta è stata importata per la Via della Seta (quindi via terra, per questo all’inizio il frutto era denominato melarancia), ma che la coltivazione prese piede soprattutto in Sicilia. Nella letteratura del XIX° Sec. d.C. l’arancia era talvolta denominata “portogallo”, forse in riferimento ai portoghesi che la importarono in Europa. Ancora oggi in tutta Italia, esistono denominazione che derivano da dette citazione letterarie, soprattutto in Sicilia dove specialmente in alcune zone, l’arancia è chiamata “partua’lli” o “ara’nciu”. L’arancio è un albero che può arrivare fino a 12 metri, dalle foglie allungate e carnose e dai fiori candidi. I germogli sono sempre verdi, mai rossastri. I frutti sono rotondi e sia la buccia sia la polpa sono del tipico colore arancione. La buccia è caratterizzata da una leggera ruvidezza. Il periodo di riposo dell’arancio è di soli tre mesi, per cui succede che l’albero fiorisca e fruttifichi contemporaneamente. I primi frutti si possono raccogliere in novembre (Esempio le varietà Navel), e gli ultimi a maggio-giugno (esempio la varieta’ Valencia late). Un albero adulto produce circa 500 frutti all’anno. Alcuni frutti sono a polpa bionda (Es. le varietà Navel, la cui caratteristica peculiare è il frutto gemello al suo interno. Il termine Navel deriva dall’inglese che vuol dire, appunto Ombelico), altri a polpa rossa per via dei pigmenti antocianici in essi contenuti (Es. Sanguinello). Solo in Italia vengono commercializzate più di venti varietà, e non solo come frutta fresca, ma anche per la produzione di succhi (Durante la lavorazione la buccia, preventivamente separata dal resto del frutto, viene sfruttata per estrarne l’olio essenziale in essa contenuto) e, in misura minore, per la produzione di canditi e frutta essiccata.

USI DEL FRUTTO

 – L’olio essenziale dell’arancia dolce viene utilizzato per la produzione di liquori e per aromatizzare molti detersivi. inoltre viene utilizzato per sofisticare altri tipi di oli agrumari. esso e’ molto usato anche nell’industria farmaceutica;

– Il terpene dell’arancia e’ ottenuto dalla distillazione dell’essenza dell’arancia ed e’ usato come selvente naturale nell’industria delle vernici;

– L’essenza deterpenata e’ ottenuta dalla rettificazione dello stesso olio essenziale ed e’ molto aromatica;

– L’essenza desesquideterpenata e’ ottenuta allo stesso modo come sopra ma meno aromatica all’olfatto;

– L’essenza di zagara e’ ottenuta dai soli fiori dell’arancio amaro;

– La spremuta di arancia non è il solo utilizzo che si fa del frutto, ma può essere usato in cucina per condire molteplici ricette (Vedi la sezione dedicata alle ricette)  come ad esempio l’anatra all’arancia o il petto di pollo all’arancia. Inoltre la possiamo trovare nell’insalata di arance (con cipolla e peperoncino grattugiato). La scorza è spesso usata per insaporire creme dolci e torte e la si può candire e consumata in questo modo. si può candire l’arancia anche a fette. Inoltre, sia la scorza che la polpa sono utilizzati per la produzione di marmellate.

– I fiori d’arancio sono molto usati anche nelle decorazione floreali soprattutto in occasioni di matrimoni. I frutti, invece per i pot pourri.

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