Cosa coltiviamo - Biodiversità

Pinolo

STORIA ED ETIMOLOGIA

I pinoli (Pignoli) sono i semi eduli di alcune specie di pini (Pinus è il nome comune di questo genere di alberi e arbusti sempreverdi, appartenente alla famiglia Pinaceae, tra cui il più comune per la produzione dei pinoli è il pino domestico – Pinus pinea). Di colore bianco giallognolo e di forma allungata, sono usati soprattutto nella cucina tradizionale. I Frigi, popolo originario dell’Anatolia centrale, nel 1100 a.C. adoravano il pino non solo per la sua bellezza sempreverde, ma anche perché forniva dei frutti con i quali preparare un vino inebriante. In Grecia durante le feste propiziatorie di fertilità, delle pigne ancora chiuse venivano gettate in fosse scavate nella terra insieme ad altri oggetti. Nella letteratura latina sono numerose le testimonianze sulla fama afrodisiaca dei pinoli, ad esempio Ovidio li elogiava nella “Ars amatoria” come uno dei pochi cibi sicuramente capaci di favorire l’amore. In cucina i Romani accompagnavano l’aroma dei pinoli al formaggio, e Apicio li consigliava quale ingrediente per confezionare salse, carni o ripieni. Secondo un’attestazione del Platina la fiducia sulle virtù afrodisiache di questi frutti crebbe enormemente a cavallo tra il 400 d.C. e il 500 d.C.

DESCRIZIONE

Il pino domestico raggiunge solitamente 12–20 metri d’altezza (A volte 25 metri). Ha un portamento caratteristico, con un tronco corto e una grande chioma espansa a globo, che col tempo diventa sempre più simile a un ombrello. Il fusto può esser rettilineo o lievemente curvo. La corteccia è spessa, di colore marrone-rosso con placche verticali. Le foglie sono costituite da aghi, flessibili e di consistenza coriacea. Il Pino domestico non produce fiori, ma sporofilli, che maturano tra aprile e maggio. Gli strobili (Pigne), sono lunghi 8–15 centimetri, ovoidali e grandi. Impiegano 36 mesi per maturare, aprendosi a maturità per far uscire i semi, chiamati pinoli, lunghi 2 centimetri, di color marrone chiaro con un guscio coperto da una guaina scura. I semi, vengono dispersi dagli animali.

PROPRIETÀ ED UTILIZZI

Come gli altri semi oleosi (Frutta secca), anche i pinoli sono alimenti estremamente energetici. Le calorie provengono essenzialmente dai lipidi, dei quali sono particolarmente ricchi (50% del peso). Totalmente privi di colesterolo, i pinoli contengono invece elevate quantità di trigliceridi, rispettivamente formati da acidi grassi prevalentemente insaturi, tra cui acido linoleico. I pinoli vantano anche un buon tenore proteico (30% del peso), caratterizzato da un insieme di amminoacidi che ne determina un valore biologico tutto sommato discreto, tra cui l’arginina in grado di ottimizzare la dilatazione fisiologica dei vasi sanguigni (Ideale in una dieta contro l’ipertensione). Grande fonte di fibra alimentare (4,5% del peso). La quantità di glucidi, invece, non incide di molto sull’apporto energetico totale dell’alimento. I pinoli sono ricchi di ferro e fosforo, manganese, potassio, zinco, rame e vitamina E, vitamina B1, vitamina B2 e vitamina PP. Sono inoltre indicati per il soggetto in accrescimento, in gravidanza (Ma non durante la fase di allattamento, in quanto alimento potenzialmente allergizzante) e in condizioni di astenia. I pinoli vengono utilizzati soprattutto nella preparazione di dolci, come lo strudel di mele, per il pesto alla genovese, per la preparazione di piatti a base di carne o pesce. In virtù dell’elevato contenuto lipidico, dai pinoli può essere estratto l’omonimo olio tramite pressatura a freddo, molto apprezzato dai buongustai e dai salutisti, sia per il sapore delicato (Simile all’olio di nocciola) sia per le notevoli proprietà antiossidanti.

COLTIVAZIONE

Il pino predilige luoghi soleggiati a meno che non vengano coltivati in zone più calde di quelle di origine. Per quanto riguarda il terreno, meglio privilegiarlo sabbioso, leggero e secco, non troppo umidi e pesanti, mentre riguardo la concimazione, l’ideale sarebbe concime stallatico in autunno. Predilige il clima mite ma può essere coltivato sia al nord che al sud essendo piuttosto resistente, l’importante è evitare i luoghi troppo ventosi. Riguardo la potatura, il pino necessita solo della pulizia periodica, anche una volta l’anno, delle parti danneggiate dal vento o secche.